Discussione dei risultati

Il carico odorigeno totale al termine del periodo d’analisi, valutato secondo la norma VDI3940, è risultato essere pari al 21.9%. Nello specifico, il 16% era di qualità 1 (odore di liquame), il 3.9% di qualità 2 (odore di spazzatura), 1.1% di qualità 3 (smog) e lo 0.9% di qualità 4 (“altri odori”). Dunque solo la qualità 1 (odore di liquame) supera il limite del 15% posto dalle linee guida tedesche GIRL.
I risultati delle analisi statistiche eseguite sulle ore di odore hanno mostrano che quando l’ora di odore totale era ≥ 1 per tre misure consecutive, era possibile ridurre la frequenza di campionamento da 2 volte al mese a una volta al mese. Nelle celle dove è stato possibile ridurre le frequenze di campionamento, i risultati non evidenziano cambiamenti in termine di impatto odorigeno.
Il carico odorigeno totale medio, ottenuto con l’ottimizzazione delle frequenze di campionamento, è risultato pari al 22.4%. Anche in questo caso, a superare il limite del 15% è stato l’odore di liquame.
Negli ultimi anni, con il progredire della ricerca, il metodo tramite ispezioni di campo è stato implementato ulteriormente \cite{medina2016}. Inoltre, si sono sviluppati nuovi strumenti \cite{belgiorno2012} e individuati nuovi parametri  \cite{Giuliani_2014} che permettono di migliorare la misurazione e la valutazione delle emissioni odorigene.