Nella valutazione dei risultati, a 40 minuti di processo, è emersa una riduzione del 39% di DCF con il processo combinato, contro il 22% per l'O3 ed il 36% con la sola sonolisi. A 20 minuti la riduzione è ancora più alta. Inoltre si è registrato un incremento della temperatura e della conduttività elettrica ed una riduzione del pH \cite{Naddeo_2012}.
Nel passaggio dal setup sperimentale alla scala reale, è fondamentale effettuare un'analisi economica per la scelta del migliore metodo di trattamento da eseguire, nonchè un'analisi di tossicità e di rimozione dei sottoprodotti che si generano durante il trattamento. Considerando il costo capitale ed i costi operativi e di manutenzione, si è visto che l'US non è economicamente accettabile per gli impianti a grande scala, data la scarsa conversione di energia elettrica in energia di cavitazione (34%). Nell'ottimizzare ingegneristicamente il processo, infatti, è necessario minimizzare i costi e massimizzare l'efficienza di rimozione dei contaminanti. \cite{Pang_2011}
Pertanto, l'impiego di altri tipi di energia, catalizzatori, additivi chimici, combinati con gli ultrasuoni, è più economico: la loro possibile combinazione ed ottimizzazione dovrebbe essere studiata attivamente". \cite{Pang_2011}
Conclusioni
Il presente lavoro ha messo in luce le cause della persistenza di DCF nell'ambiente e lo studio dei trattamenti avanzati adottati per la sua mineralizzazione.
L'ozonizzazione ne garantisce una rimozione quasi completa dopo 40 minuti: il degrado si riduce nel tempo al ridursi del flusso di ozono ed aumenta per concentrazioni iniziali basse di DCF. Con la sonolisi, la rimozione aumenta con l'incremento della potenza specifica degli US: lo sviluppo di calore favorisce la mineralizzazione del contaminante.
Dal confronto tra US ed O3, l’US è il più consono, ma è economicamente insostenibile per impianti a grande scala, perchè l'energia elettrica convertita in energia di cavitazione è solo del 34%.
Allora si opta spesso per il processo combinato, previa valutazione di test di tossicità e di rimozione dei sottoprodotti: in tal caso la mineralizzazione del DCF avviene in tempi brevi (20 minuti), con una rimozione più alta (39%).
Nel passare dalla scala di laboratorio alla scala reale, le tecnologie avanzate adottate con additivi chimici garantiscono processi mirati anche ad una sostenibilità economica.