L'interesse verso gli ultrasuoni ha avuto un incremento a partire dal 1990, dati i benefici del suo impiego: pulizia, sicurezza, efficienza ad alta degradazione, elevata penetrabilità del mezzo acqua e risparmio energetico, senza generare inquinanti secondari \cite{Pang_2011}.
Incrementare l'apporto di US si traduce in un aumento di energia e di formazione di bolle di cavitazione. A migliorare il processo contribuiscono anche l'incremento di temperatura, di durata e di intensità degli US \cite{Naddeo_2012}.  
Il meccanismo di sonolisi ed ozonizzazione potrebbe generare radicali altamente reattivi, portando alla rottura delle pareti delle cellule batteriche e alla loro distruzione \cite{Lan_2020}: la sinergia tra i due trattamenti diviene, allora, un punto di forza. Ciò garantisce, infatti, un incremento del degrado di una più ampia varietà di inquinanti, rispetto alle tecniche usate singolarmente: tale sinergia entra, però, solo in atto quando l'attacco di radicali liberi ha il controllo sul processo di degradazione \cite{Naddeo_2012}.  
In Fig. 3 si riporta il setup sperimentale adottato.