tenendo sempre in considerazione le possibili interazioni che il corso d’acqua può subire e le condizioni morfologiche e metereologiche.
Ultimo bilancio effettuato, come già detto, è il bilancio di massa che per ogni tratto omogeneo permette di determinare le concentrazioni di alghe, ossigeno disciolto, batteri coliformi e vari tipi di costituenti. La relazione che ci permette di operare tale bilancio è:
   
In cui S è la fonte, E’ è il coefficiente di dispersione, V il volume e W è la somma delle immissioni.
Con il modello Qual2k è inoltre possibile determinare gli apporti di ossigeno dovuti alla presenza di opere ingegneristiche come dighe, traverse e sbarramenti.  Ciò è possibile tenendo in considerazione l’altezza della cascata (Hd) mediante la relazione\cite{rl1983}:
\(r_d=1+0,38\cdot a_db_dH_d\cdot\left(1-0,11H_d\right)\cdot\left(1+0,0046T\right)\)
In cui rd è il rapporto tra il deficit realizzato sopra e sotto l’opera presa in considerazione, T è la temperatura e ad e bd sono rispettivamente i coefficienti di qualità dell'acqua e del tipo di aerazione.

Conclusione

In definitiva possiamo affermare che l’ossigeno disciolto risulti essere un parametro versatile e sfruttato dagli studiosi per l’implementazione di modelli matematici che permettono di descrivere lo status qualitativo del corso d’acqua.  È strettamente connesso alla temperatura in quanto all’aumentare della stessa il livello di ossigenazione dei corsi d’acqua diminuisce, tant’è che le migliori condizioni si hanno nel periodo invernale. Il bilancio dell’ossigeno è di prassi effettuato per determinare la distanza entro la quale l’acqua del fiume ritorna alle condizioni iniziali, non inquinate.