Per descrivere al meglio il comparto idrico, essendo esso estremamente complesso sia per quanto riguarda i suoi componenti sia per le interazioni tra gli stessi, è necessario sfruttare dei modelli, fondati su basi matematiche, che ne spieghino il funzionamento, consentendo quindi di descriverne l’evoluzione qualitativa \cite{Naddeo_2013a,Scannapieco_2014,Nestic__2020}. Tra i parametri che permettono di esprimere una valutazione sulla qualità dell’acqua rilevante è la concentrazione di ossigeno disciolto\cite{Nikolaou_2008,Naddeo_2020,Naddeo_2013b}, in particolare: minore è la quantità di tale sostanza maggiore sarà il livello di inquinamento di un corso d’acqua. La quantità di ossigeno disciolto in un corso d’acqua è generata sostanzialmente da due fasi: la deossigenazione e la riossigenazione. La deossigenazione, ovvero riduzione dell’ossigeno disciolto, è dovuta al consumo di ossigeno da parte di batteri intenti a degradare il BOD presente nel corso d’acqua in seguito allo sversamento di acque di scarico \cite{Landi_2010}. La riosssigenazione si realizza a livello dell’interfaccia aria-acqua grazie alla differenza di ossigeno tra i due mezzi. Tuttavia, l’ossigeno nei corsi d’acqua può essere prodotto anche dall’attività delle alghe e quindi da fenomeni di fotosintesi e respirazione \cite{Patton_2018}.