Introduzione al comparto e ai modelli di dispersione
Il comparto atmosferico è uno dei comparti più importanti nell’ambito della valutazione di impatto ambientale in quanto sono numerose i fenomeni, sia antropici che naturali, che possono andare ad alterare sia direttamente che indirettamente il suo stato. E' necessario definire in maniera più precisa alcuni concetti di base, come il concetto di inquinate, di inquinamento e di qualità dell'aria. Nel DPR 203/1988 si può definire col termine inquinamento dell'aria: 
ogni modificazione della normale composizione o stato fisico dell'aria atmosferica, dovuta alla presenza nella stessa di una o più sostanze in quantità e con caratteristiche tali da alterare le normali condizioni ambientali e di salubrità dell'aria; da costituire pericolo ovvero pregiudizio diretto o indiretto per la salute dell'uomo; da compromettere le attività ricreative e gli altri usi legittimi dell'ambiente; alterare le risorse biologiche e gli ecosistemi ed i beni pubblici e privati   
La normativa di riferimento nazionale è il Decreto Legislativo 152/2006 che nella parte V definisce e caratterizza i limiti delle emissioni. Successivamente il Decreto Legislativo 13 agosto 2010, n.155 recepisce la direttiva 2008/50/CE introducendo anche i valori limite di qualità dell’aria alle immissioni. Ai fini della valutazione di impatto ambientale risultano ancora utili le prescrizioni data dal Decreto Ministeriale 28/12/88 in cui vengono definiti gli elementi minimi per la caratterizzazione del comparto. Nel primo allegato del DM sono descritte le componenti: ogni comparto si divide in componenti  e ogni componente può avere uno o più fattori ambientali.  Nel secondo allegato invece va a descrivere gli elementi minimi, ovvero gli indicatori, da dover descrivere con riferimento alle componenti ed ai fattori ambientali del comparto specifico. 
Dal DM28/12/88 possiamo individuare gli elementi necessari per un'analisi sufficiente del comparto:
Si capisce quindi che caratterizzare tale comparto significa andare a studiare non solo la qualità dell’aria ma anche quelle che sono i fenomeni di tipo meteoclimatiche che regolano il trasporto delle sostanze emesse. Quest'ultimo aspetto richiede pertanto la modellazione matematica di fenomeni molto complessi in cui la turbolenza atmosferica e le trasformazioni foto-chimiche giocano un ruolo fondamentale.